Grande parabola gastronomica e umana, ma anche e soprattutto il percorso di una famiglia all’interno di un territorio unico e inimitabile. E’ il racconto di un rapporto stretto, quello tra la famiglia De Gregorio e un angolo meraviglioso del nostro paese, ricco di tradizione, di agricoltura, di allevamento, di pesca, di umanità.
Perché non esiste luogo di ristorazione di qualità se non c’è un tessuto produttivo locale di qualità. Da questo punto di vista Lo Stuzzichino è un esempio lampante di collaborazione fruttuosa e feconda. L’attenzione alle eccellenze del territorio è massima, il rapporto con i fornitori è solido e centrale nell’idea di ristorazione che anima e appassiona Mimmo e i suoi genitori, che hanno fondato l’osteria. Operare nel mondo della ristorazione oggi, soprattutto quando si ha successo significa innanzitutto dare valore e riconoscimento a tutti coloro che contribuiscono a creare la filiera dei prodotti di eccellenza locali. Troppo spesso ci si dimentica che dietro a una grande cucina c’è l’agricoltura, l’artigianato di qualità e l’allevamento ma perdere le piccole produzioni significa perdere storia, cultura, identità e conoscenze, oltre a un adattamento secolare dell’uomo al territorio che lo ospita. Per questo motivo i ristoratori hanno il compito di mettere la loro visibilità e potenza mediatica anche al servizio dei produttori, raccontandone la storia, valorizzandone il lavoro e indicando la specificità dei prodotti che vengono serviti. Lo Stuzzichino ha dimostrato negli anni di credere fortemente in questa energia. L’Osteria del futuro dovrà sempre più essere simbiotica con il territorio e con le persone che lo abitano, per he solo così si può dal buono al buono, pulito e giusto, che è la definizione di qualità che vogliamo e dobbiamo proseguire.
